Nonostante il mestiere del truccatore sia ormai mainstream c’è ancora chi si chiede cosa fa un make-up artist e soprattutto cosa deve fare per distinguersi e fare la differenza.
Il ruolo del truccatore e di cosa si occupa
L’obiettivo di un buon make-up artist è da sempre quello di migliorare l’aspetto del volto e far si che la cliente (o anche IL cliente) possa guardarsi allo specchio e vedere la propria bellezza enfatizzata. Migliorare l’autostima, rendere le persone più confident o semplicemente creare un look particolare per un evento speciale sono gli elementi essenziali per un truccatore che intende fidelizzare la propria clientela. Saper ascoltare le richieste e assecondare le esigenze di tutti è indispensabile quanto il riuscire a far valere i propri consigli sulla base di solide competenze. Se ad esempio una ragazza è abituata a truccare la rima interna dell’occhio, pur avendo un occhio già piccolo, sarà cura del truccatore spiegare, con garbo e gentilezza, i motivi per i quali la sua metodologia non è delle migliori e mostrare, velocemente, quanto la valorizzi di più una matita burro per ingrandire lo sguardo anziché quella nera.
Dal trucco base al make-up artist di fama
Per poter vivere di trucco non si può prescindere dalla formazione.
Ci sono casi eccezionali di make-up artist che per talento e doti naturali hanno cominciato prima a truccare e poi a studiare, ma lo step accademia/corsi è imprescindibile per una carriera sul lungo termine.
Si può scegliere di restare nel trucco correttivo e quindi lavorare truccando clienti privati solo per eventi e cerimonie o decidere di ampliare i propri orizzonti spaziando dal trucco moda a quello teatrale. Ciò che conta, oltre alla formazione specializzata nei vari settori, è sempre la pratica. L’esperienza può rendere un make-up artist più o meno celebre, così come le collaborazioni che porta avanti in base al settore o ai settori nei quali intende lavorare.
Dove lavora un truccatore?
La risposta a questa domanda è: dove il cuore comanda, e anche dove le proprie attitudini conducono. Sta di fatto che, una volta diventati make-up artist, le possibili porte che si aprono sono davvero infinite. Si può lavorare come beauty consultant in profumeria, operando quindi nel trucco con l’obiettivo di vendita del prodotto applicato, come fashion make-up artist per campagne pubblicitarie, sfilate di moda ed editoriali, come truccatore nel mondo dello spettacolo per tv, cinema e teatro, e in moltissimi altri rami in cui il trucco è protagonista. Nell’articolo dedicati ai settori del make-up c’è un approfondimento su questo tema.
Cosa deve fare un make-up artist per fare la differenza
Dal momento che il numero di truccatori per città aumenta esponenzialmente di anno in anno bisogna saper fare la differenza, e non basta saper truccare un occhio infossato o fare una sfumatura perfetta! Bisogna distinguersi e adoperarsi per offrire qualcosa di diverso o in più rispetto alla concorrenza:
– Avere uno stile riconoscibile e identificativo affinché il pubblico possa scegliere in base al proprio gusto
– Prendersi cura della pelle dalla cliente offrendo anche una consulenza skincare
– Avere competenze in tema di armocromia
– Offrire servizi aggiuntivi attrezzandosi con postazioni trucco e sedie per poter creare beauty corner in ogni luogo (dalla location dei ricevimenti di nozze al salone di parrucchieri)
– Creare un portfolio di lavori professionale
– Saper comunicare i propri servizi attraverso tutti i mezzi e canali a disposizione, magari frequentando un corso di comunicazione per make-up artist
Cosa significa essere make-up artist oggi
Se un tempo i truccatori riuscivano a lavorare solo grazie al passaparola oggi è fondamentale avere una forte presenza online per farsi conoscere. Da Instagram a TikTok, dove i contenuti devono essere attraenti e invogliare potenziali clienti a chiedere un appuntamento, al sito web in cui mostrare tutti i propri servizi e lavori realizzati. Tutto deve essere attentamente studiato e non lasciato al caso, sempre perché, considerata l’elevata concorrenza, bisogna fare sempre qualcosa in più rispetto agli altri, tenendo presente la zona in cui operiamo.
Make-up artist: burocrazia e inquadramento fiscale
In quanto professione vera e propria, anche quella del truccatore deve rispettare le normative vigenti sul piano burocratico e fiscale. Dunque è necessario affidarsi a un commercialista per avviare la propria attività, che sia da freelance o con un studio make-up, con un p.iva e tutti gli oneri che ne conseguono. È possibile trovare tutte le informazioni nell’articolo dedicato.
Chi sogna di fare questo lavoro può partire da un percorso formativo per make-up artist, anche online, per scoprire quanta creatività e tecnica serve per trasformare una passione in un lavoro!
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